Passeggiate autunnali

il cielo ha parole per noi

 

L’autunno mi fa sempre uno strano effetto… quest’anno sarà anche più difficile… mi sfogo passeggiando.

Mentre cammino non penso, cerco solo il giusto respiro…

Guardo attorno a me la bellezza che si estende senza confini

 

La stanchezza nelle gambe aiuta a coprire altri dolori

La vertigine del vuoto avvolge i pensieri, li intorpidisce e li rallenta

monte Lolla
monte Adone
panorama dal Monte Adone verso il Casetto
la porta degli Elfi – la via degli amici

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La via degli Amici : una sfida per me,  un sentiero in costa … non guardare giù, non guardare giù… un passo avanti all’altro e si va… gli amici mi spronano e non devo deluderli…

non guardare giù

Mi hanno detto che il tempo aiuta, devo lasciare che scorra, come un fiume che porti via con sè quel che raccoglie… foglie secche, rami spogli,  solitudine    non guardare giù, non guardare indietro

arrivo a Livergnano

Bortignano, Livergnano, Monte Lolla, Monte Adone…

boschi rossi di foglie accese

la via prosegue   – la via corre avanti … chi parte prima arriva prima, ma poi ti aspetta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pietra di luna, brulla e scoscesa, terrazza sospesa

l’infinito sussurra

aspettando la notte, il sole si spegne

La serata degli angeli custodi

19 luglio. Data decisa da tempo, faticosamente perché quando si ė in tanti mica é facile trovare un giorno che vada bene a tutti, così si é scelto a maggioranza. Qualcuno non ha potuto esserci, e speriamo per la prossima volta…. Qualcuno non ci sarà più e sono già tre mesi di vuoto forte, intenso, incolmabile….
Però la serata é riuscita, forse anche perché lo avevo nel cuore, lo sentivo presente come gli anni scorsi, quando si dava da fare insieme a me per la riuscita della festa.

I primi ad arrivare sono stati Paolo e Stefano, mitici “grigliatori”, subito sul pezzo, abbigliati (anzi dis-abbigliati!!!) per procedere con l’accensione del fuoco e la preparazione della brace.

Birrette di accompagnamento e mentre io approntavo una inutile pasta fredda con pomodorini ed erbette (non se l’é filata quasi nessuno e costituirà il pranzo odierno per me e Lisa), loro hanno cominciato a marinare la magnifica carne che avevano comprato: 10 bistecche di coppone, 10 braciole di  maiale, 3 kg di salsiccia, una fetta di prosciutto da 800 grammi ed una super Fiorentina da 1,2 kg.

Dopo un po’ é arrivata Lisa con la Wanda, auto di provata fede che conosce a memoria queste strade, abituata a restare notti intere parcheggiata all’ombra delle fronde del Casetto per consentire il relax all’affezionata padrona.
Dicevo, Lisa! Subito corsa verso il frigo perché il suo vinello bianco e frizzantino la stava aspettando, mentre noi passavamo al rosso.

Poi Alessandro con la compagna e via via gli altri… qualcuno si é perso nella vallata ma infine ha trovato i giusti bivi, qualcun altro, vero Betta?, mi ha fatto un bello scherzetto nel quale sono caduta in pieno! Messaggio: “arrivata tardi all’appuntamento, erano già tutti partiti e sono rimasta in cittá….”

Ed io ho abboccato, ho iniziato a cercarle un passaggio da altri, chi era ancora a Bologna? Niente, nessuno disponibile, non riesce ad arrivare… Invece é scesa dalla macchina sorridente e felice perché ci avevo creduto e mi ero dispiaciuta, io più felice di lei per averla infine qui.

Alcuni amici mi sono indispensabili, la loro presenza qui mi aiuta a riconoscere nonostante tutto la bellezza di questi luoghi, in effetti, tutti gli amici sono la mia forza… Non posso stare senza, soprattutto non qui, non adesso.

E ieri sera erano in tanti, Daniele, Antonella,  Francesca e Francesca,  Pier Paolo, Milena, Sandra, Simona, Emanuele che ci ha portato pure una simpaticissima amica, Cristina, Carla, Giacomo con la famiglia (la meravigliosa piccola Ada a cui é tanto piaciuta la porticina delle fate ai piedi della robinia) e la serata é trascorsa serena, tra chiacchiere rilassate, bottiglie di vino, tanto cibo, buonissimi dolci.

Spero davvero sia stato per tutti un momento di allegria, senza assilli e preoccupazioni, fatto solo di  buona compagnia con lo sfondo del tramonto e il profumo della carne sapientemente arrostita.

nella serata degli angeli custodi:
cielo stellato, aria fresca e la notte lenta e dolce sulla mia collina, la nostra collina.
Il Casetto abbraccia, accoglie, coccola e fa sparire i pensieri tristi… o almeno, li addormenta per un po’…


la via è fuggita

E’ così difficile, non dico ricominciare, ma proprio andare avanti. Giorni interi a fare progetti, a pensare come costruire il futuro, un futuro prossimo, in cui mettere in pratica i nostri sogni di sempre… e poi in un attimo, senza sapere perché, nella maniera più inaspettata, tutto scompare.

Ho aspettato a scrivere perché ancora adesso spero di svegliarmi e trovarti accanto pronto a tuffarti insieme a me nelle solite giornate.

Invece non torni.

Ti sento, lo so che ci sei, ma non è lo stesso che poterti toccare; ti parlo e ascolto le tue risposte ma non è lo stesso… e quindi stringo i pugni, per la rabbia, per la tristezza, per la forza che non trovo e poi vado.

Ogni mattina mi alzo e vado… a raggiungere la sera e poi la notte, fino alla prossima mattina, senza voglia, per inerzia,

per rispetto verso quello che volevamo.

20 giugno 2018 – a due mesi dalla tua partenza sul veliero che non fa ritorno, nella sera verso il solstizio

Insieme agli amici ho cercato un posto, davanti al cancello, per ricordare a chi arriva che comunque ci sei, che non sei andato lontano da casa, che da qui parte sempre la strada.

Ai piedi di un giovane olmo, a fianco di un olmo bambino, tra due alberi che amavi e che cresceranno per te, ho raccolto ricordi, simboli e parole.

Ti abbiamo raccontato in un tramonto speciale quello che c’era nei nostri cuori, l’amore nostro per te, il peso della tua assenza, la certezza della tua presenza.

Per te abbiamo bruciato legni profumati erbe aromatiche e rune incise nel cedro

Per te abbiamo bruciato l’alloro

Il fuoco si è innalzato dal braciere e nella sera ti abbiamo gridato che sei e sarai per sempre presente e per te abbiamo cantato con voci strozzate e lacrime ferme sul ciglio degli occhi.

Per te abbiamo alzato i bicchieri nel sole che scendeva verso l’inizio di una nuova estate ringraziando di averti avuto.

La via è fuggita avanti ma la inseguiremo.

Frittatina chiusa con radicchio e mozzarella

É giugno, tante cose sono successe. Il Casetto ha sofferto una perdita irreparabile, siamo più soli, ma siamo qua…

Oggi piove, lacrime del cielo, ma l’orto  a poco a poco riprende il suo corso. Ho raccolto del radicchio.

 

Una cena semplice e veloce, con un buon bicchiere di Sangiovese che aiuta a guardare avanti:

Ho sbattuto un paio di uova con un po’ di sale mentre in una padellina antiaderente ho saltato il radicchio spezzettato in un goccio di olio all’aglio, condendo con sale e pepe.

Quando la verdura é appassita l’ho messa a riposare in un piatto; ho tagliato delle fettine sottili di mozzarella fiordilatte, aggiungendo sale e pepe. Ho ripreso la padellina e ci ho versato una cucchiaiata di olio al basilico e poi le uova.

Ho farcito la frittata  col radicchio e le fettine di mozzarella, l’ho chiusa a bauletto e tostato un po’ di pane per accompagnare la mia cena solitaria.

 

ho cercato un olmo

ho girato nei campi e nel bosco, ho accarezzato gli alberi, ho cercato fra tutti un olmo, per te che non tornerai, per te che non sei andato mai via