É una sera di novembre. Fuori é buio da più di due ore. La collina già dorme, i gatti sono in giro.
Ho messo un altro ciocco di legno nella stufa ed in casa si sta bene, ma guardando fuori dai vetri sorge il desiderio di sentirsi coccolata.
Manca ancora un po’ all’ora di cena, quindi posso farcela.
Una zuppa calda!
Si! E me la invento con quello che ho.
Come prima cosa prendo fuori il mio bel tegame di coccio che solo a guardarlo si pregustano delizie.
Affetto una cipolla e un paio di piccoli porri, li metto a soffriggere nell’olio. Ci aggiungo anche un po’ di quello aromatizzato all’erba cipollina e di quello all’aglio, un cucchiaino, mica tanto.
Poi, vediamo… Carota e sedano, quelli stanno sempre bene.
Ho del cavolo cappuccio, lo affetto sottile sottile e sbollento un pomodoro, lo sbuccio e lo taglio a cubetti.
Sempre a cubetti anche una patata bella grande e poi ho dei fagioli lessi, cannellini.
Tutto nel tegamone!
Sale, pepe, ricopro di acqua (anzi del brodo dei fagioli lessati che viene più buona), le mie erbe aromatiche, salvia, rosmarino, timo…
Mescolo tutto e chiudo col coperchio.
Adesso posso mettermi tranquilla a rilassarmi accanto al fuoco… Per la cena ho risolto.
Tra un’oretta la zuppa sarà pronta per la tavola, potrei anche frullarla e trasformarla in crema con i crostini. Chissà!
Mi piace seguire l’istinto (e la fame!) del momento… Sarà un abbraccio caldo nel freddo della notte, con un bel bicchiere di Morellino di Scansano, forse rientreranno a casa anche i gatti, comunque… non sarò sola!