Olio all’erba cipollina

OLIO AROMATIZZATO CON L’ ERBA CIPOLLINA

Alcune delle piante aromatiche che crescono nel nostro orto sono stagionali oppure vanno in stasi vegetativa durante i periodi freddi. 

Se  desideriamo utilizzarle anche in inverno, possiamo raccoglierle e conservarle in vari modi.

 

Selezioniamo quelle che vogliamo impiegare, laviamole velocemente (le nostre erbe sono comunque coltivate lontano dalla città e non usiamo prodotti chimici) e facciamole asciugare all’aria aperta.

 

In particolare oggi sceglieremo dei fili di erba cipollina. 

 

Tagliamo con un paio di forbici l’erba cipollina in pezzetti,  e sistemiamoli sul fondo di un vasetto di vetro sterilizzato.

 

 

 

Procuriamoci del buon olio di oliva extravergine e riempiamo il barattolo.

Chiudiamo con il coperchio e conserviamolo in un luogo fresco e buio.

Aspettiamo qualche giorno perché  l’olio si insaporisca prima di utilizzarlo.

Potremo profumarci  verdure crude o cotte,  versarne qualche goccia nei condimenti,  su arrosti, sul pesce e dovunque ci verrà voglia di sentire l’aroma  dolce e pungente dell’erba cipollina!

N.B. – Ricordiamoci di utilizzarlo in tempi non lunghissimi, di richiudere sempre bene il vasetto e di conservarlo al buio, per evitare l’autossidazione (irrancidimento ossidativo) dell’olio.

 

 

 

autunno

E’ facile apprezzare la campagna nelle stagioni amiche.

In primavera la collina è una profusione di giallo e rosa,  ginestra e rosa canina, e il verde tenero riaccende la speranza. Poi arriva l’estate calda ed esplode di sole, l’aria di vacanza pervade lo spirito.

Quando poi, più tardi, il dovere richiama in città e il lavoro riprende, lo scenario cambia di nuovo.

Dentro e fuori.

Dentro si ha già la nostalgia delle lunghe ore di luce e del tepore avvolgente delle brezze, l’umore muta, il sonno si fa inquieto.

E anche fuori i colori cambiano, ma prima di spegnersi del tutto nel gelo invernale, regalano la loro ultima esplosione.

   Allora il giallo da oro si fa ocra, i verdi virano al sottobosco e il rosso punteggia i versanti.

E  la campagna diventa una unica tavolozza e lo sguardo si incanta in tanta bellezza.

Perfino le prime nebbie, o le nuvole che salgono dalla valle aggiungono valore al paesaggio che si stende a partire dalla terra bruna fino al cielo di una limpidezza inaspettata.

L’orto è stato rinnovato.  Ai pomodori freschi e saporiti, alle zucchine croccanti e ai peperoni si succedono le erbe e i cavoli.  Radicchi, bietole e spinaci e poi cavolo nero, cappuccio, verza, cavolfiore che preannunciano le zuppe fumanti da consumarsi davanti alla stufa con un bicchiere di vino rosso per corredo.

L’autunno.